martedì 27 settembre 2011

RICETTA ANTICRISI INTERNAZIONALIZZAZIONE E MARKETING

La crisi finanziaria e la forte concorrenza delle economie emergenti si sono inserite nel panorama industriale italiano con la forza di un uragano che ha coinvolto molte piccole imprese famigliari, ma anche imprese medio-grandi. La pressione competitiva ha spazzato via soprattutto le imprese a basso valore aggiunto e quelle senza accesso al mercato dei consumatori. Le imprese rimaste hanno ricercato soluzioni innovative orientate principalmente al contenimento dei costi e, quelle più lungimiranti, alla ricerca di nuovi prodotti e nuovi potenziali mercati. La concorrenza proveniente dai paesi low-cost ha portato beneficio alle aziende più previdenti che hanno trovato l’apertura di nuovi mercati, mentre ha creato un danno notevole alle aziende che lavorano in alcuni settori del made  in Italy, che si sono chiuse per timore di esserne colpite. Un altro aspetto molto importante è la delocalizzazione delle fasi produttive in altri paesi, e l’affidamento di rami d’azienda a società terze (outsourcing) ciò permette alle imprese di ammortizzare i costi ed avere delle società esterne altamente specializzate per ciascuna attività da loro affidata. Perciò in un panorama come quello attuale è preferibile continuare ad investire nella ricerca, nello sviluppo dei prodotti, nel marketing, nella comunicazione , e soprattutto nel processo d’internazionalizzazione delle aziende, per avere una base più ampia di fonti dalle quali attingere risorse utili per le aziende.
Non a caso le imprese che sono in attivo hanno concentrato le proprie risorse nel marketing e nell’internazionalizzazione e prima di  tutto non si sono lasciate intimorire dallo scenario mondiale.
                                                                                               Fortunato Novelliere

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